- Chi siamo veramente? -

Vi è mai capitato durante la giornata, nella frenesia di raggiungere la vostra destinazione o immobili nell'impaziente attesa che il traffico davanti a voi scorra, di fermarvi per un attimo a guardarvi attorno per vedere chi vi circonda?
Vedrete di tutto. Dalla coppia di innamorati, all'esagitato che tenta un sorpasso in qualunque modo, dall'anziano che con pazienza e lentezza percorre la strada che ormai conosce a memoria, all'infuriato che suona il clacson e sbraita verso tutti.
A me è capitato e mi sono chiesto ma noi chi siamo veramente?


L'altro giorno c'era un po' di traffico e ad un incrocio due auto (una davanti a me e l'altra alla mia sinistra) hanno pensato di fregarsene del codice della strada e della cordialità cercando entrambe di passare l'incrocio. Il risultato e stato che si sono fermati a pochi centimetri dall'inevitabile urto.
Il conducente dell'auto di sinistra ha aperto il finestrino e sporgendosi ha cominciato a sfoggiare tutto il proprio vocabolario di insulti, mentre l'altro guidatore con calma tirava il freno a mano, scendeva dall'auto e con aria tutt'altro che pacifica si avvicinava al primo chiedendo spiegazioni su quel suo gesto inconsiderato!
I due non sono arrivati alle mani per poco.
In quel momento mi è ritornato alla mente un documentario visto pochi giorni prima in cui un leone ha invaso il territorio di un altro. In questo caso i due felini si sono scontrati.
Nei giorni successivi mi ha colpito la notizia di alcuni ragazzi che per "gioco" hanno dato fuoco ad un barbone. La madre di uno di questi ragazzi, in un'intervista, ha dichiarato che il figlio (di circa 20 anni) non si rendeva conto di quello che stava facendo e che ha seguito solo le azioni dei suoi amici.
Anche in quel caso mi sono tornati alla mente degli animali e per l'esattezza le pecore; anche loro si comportano allo stesso modo: una pecora cammina verso la sua meta e le altre la seguono senza capire il perché.
Numerose altre situazioni ci rendono uguali agli animali (alla faccia dell'evoluzione).
Poi però ti capita di vedere la statua del Bernini "L'estasi di Santa Teresa" realizzata completamente in marmo e bronzo ma che ti trasmette una sensazione di morbidezza e sofficità che ai materiali con i quali è stata realizzata poco si addicono; oppure ti ritrovi ad ascoltare una canzone o una poesia e ti rendi conto che nessun animale è in grado di trasmettere queste emozioni.
Per questo mi chiedo chi siamo veramente. Siamo forse degli animali che camminano in posizione eretta ed hanno il dono della parola o siamo degli esseri con un pizzico di divinità che riescono a dare vita al nulla?
Domenica mi sono trovato a parlare con un prete.
Gli sono affezionato perchè lo ritrovo in ogni mio filmino (comunione, cresima e matrimonio).
Mi raccontava che quando era piccolo nel suo paese c'era ancora la guerra e che il primo maggio del 1945, mente nasceva la sua cuginetta, in paese c'erano i tedeschi (che nella loro ritirata non mancavano di uccidere e bruciare tutto ciò che trovavano) e c'erano i partigiani con la loro sete di vendetta e di libertà.
In mezzo a tutto quel sangue innocente, a quella cattiveria gratuita, insensata e diabolica, lui ha maturato la volontà di essere una persona giusta, un aiuto per gli altri.
Citò una frase della Bibbia che mi ha colpito molto e che dice:
"Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso".